Albergo dei Nobili Genova

L’albergo dei nobili venne istituito per la prima volta nel ‘200 dalla famiglia Balbi, poi si diffuse a Genova, ad Asti e a Savigliano.

Restando però una tipica istituzione di origine genovese. Il primo albergo sarebbe nato dalle otto compagne che coinvolgevano la città dal 1135, che poi vennero sostituite da consorterie formate da famiglia nobili o popolari. L’obiettivo che portava alla fondazione di Alberghi era non solo economico, si voleva infatti contrastare il potere popolare. Dopo poco però anche il ceto borghese e mercantile cominciò a riunirsi in fondazioni a cui diedero la stessa importanza e lo stesso nome. Da quin nacque la contrapposizione tra le consorterie di estrazione popolare come gli Adorno, i Fieschi Il primo Albergo fu un’organizzazione privata però regolamentata dalle leggi, nel 1414 se ne contano 74. Il primo esempio ufficiale risale all’esperienza dell’Albergo della Maona dei Giustiniani del 1346

Da quel momento molte famiglie nobili decisero di unirsi in consorterie, formando dei clan, con l’obiettivo: conquistare territori da cedere poi onerosamente alla Repubblica. .

Quando una famiglia si univa ad un albergo abbandonava il suo nome originario, in favore di quello della famiglia membro più potente.

Ma solamente con Andrea Doria l’Albergo riuscì ad ampliare il suo raggio d’azione, diventando finalmente un ordinamento pubblico e giuridico.. L’ammiraglio quando prese il potere nel 1528 istituì un governo aristocratico, e solo chi risultava iscritto a gli alberghi poteva avere diritto di partecipare agli uffici di Stato. Andrea Doria fece diverse riforme in merito, riducendo il numero a 28 amiglir, tra essi: Calvi, Cibo, Cicala, Cattaneo, Centurione, Doria, Grillo, Gentile, Grimaldi, Fieschi, Imperiale, Lomellino, Lercari, Interiano, De Marini, Di Negro, Negrone, Pallavicino, Pinelli, Salvaghi, Spinola, Usodimare e Vivaldi. Tra queste famiglie, di nobiltà feudale, se ne aggiunse poi una di origine popolare, i De Fornari. Proseguendo nella cronologia dell’Albergo, negli anni successivi comprarono altri membri di casate popolari come: i Sauli, i De Franchi, i Promontori e i Giustiniani.

Francesca Galleano

 

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