Comico, umorista e macchiettista, Marzari è stato un noto attore teatrale dialettale genovese. In particolare è stato l'inventore di una delle più popolari maschere genovesi: O scio Rataella, impersonato dal comico numerosissime volte per le frequenze regionali di radio RAI nel programma “Il Bazar del mugugno” contenuto all'interno della rubrica “A lanterna”. Il ricordo di quel raffinato fine dicitore genovese è rimasto indelebile nella memoria dei suoi concittadini per merito di quell’inconfondibile voce sarcastica e divertita, che interpretando canzoncine divertenti, avvinazzati, lavoratori particolari ed altri mille personaggi buffi, è riuscita a conferire al suo padrone immortalità e freschezza allo stesso tempo. Un’infinita girandola di siparietti e situazioni che hanno accompagnato i genovesi fino ai giorni nostri, sbattendo loro sulla faccia difetti e ridicolezze senza lasciar alcun segno tangibile se non quello di un sorriso.
Una comicità così pungente ed una varietà così dispiegata di caratteri non possono non essere immaginate su un palcoscenico; ora in un’officina, in un trenino o in uno stadio gremito, i personaggi di Giuseppe Marzari vivono di vita propria grazie al breve spazio di qualche minuto: prediletti nelle sue macchiette sono soprattutto i quadretti famigliari, le tifoserie di stadi scalcinati, le comicissime conversazioni telefoniche tra lavoranti e clientela, gli ubriaconi pittoreschi e i mestieri più disparati. Tutto ciò, determina al suo repertorio variegato ogni più sottile sfumatura del comico, dalla comicità meccanica a quella brillante, fino a raggiungere le alte vette del surrealismo che soltanto pochi geni, come lui, riescono a toccare. Un tenero ricordo alla radio del bel tempo che fu e ad uno dei più grandi interpreti della genovesità, ad uno degli ultimi grandi umoristi del secolo scorso, ad un uomo che ha dedicato la propria vita a quel dialetto e a quella città che lo aveva cresciuto artisticamente e che lui non volle mai tradire.
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