Mbira è uno spettacolo ma è anche un termine africano dai molti significati intorno a cui si intreccia una sorprendente quantità di storie, musiche, balli e riflessioni su arte e cultura che fanno da trama a una performance che, combinando stili e forme, partiture minuziose e improvvisazioni, scrittura e oralità, contemplazione e gioco, ha come inevitabile epilogo una festa. Uno spettacolo che comunica una grande energia e,in forma davvero unica, tenta di fare il punto sul complesso rapporto fra la nostra cultura e quella africana. Quanto ha contribuito l’Africa a renderci quelli che siamo? Per molti secoli europei e arabi hanno esplorato, colonizzato e convertito ogni angolo del pianeta. Impossibile dire se i colonizzati prima della colonizzazione fossero più o meno felici, ma spesso capita che, nel processo di colonizzazione, anche il conquistatore cambi irreversibilmente entrando in contatto con la cultura dei conquistati.
testi Renato Sarti e Roberto Castello
con la preziosa collaborazione di Andrea Cosentino
con Ilenia Romano, Giselda Ranieri danza e voce, Marco Zanotti percussioni, limba
Zam Moustapha Dembélé kora, tamanì, voce, balafon, Roberto Castello
coreografia e regia Roberto Castello
musiche Marco Zanotti, Zam Moustapha Dembélé
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