Molassana
Il nome della località deriva da Mollicciana, vulgata per terra mollis, per indicare il terreno umido e paludoso, talvolta franoso ma anche molto fertile, della valle del Geirato. Il toponimo Mollicciana compare in documenti medioevali e a quell'epoca era riferito anche alla porzione più a monte della val Bisagno, che in seguito avrebbe preso la denominazione di Struppa.
Storia
La zona di Molassana, un tempo chiamata “Mollicciana”, per secoli costituì un’unica entità amministrativa con la vicina Struppa.Intorno all’anno 1000 i borghi rurali allora compresi nelle due circoscrizioni facevano parte di una vasta tenuta vescovile, in pratica un vero e proprio feudoecclesiastico, chiamata “Isola del Vescovo”; questa tenuta, unico possedimento vescovile nell’entroterra di Genova, a partire dal XIII secolo passò in gran parte alla potente famiglia dei Fieschi, contrastati dalla Repubblica di Genova che intendeva limitare la loro influenza.Nel XV secolo Molassana e Struppa divennero entità amministrative distinte, per ritrovarsi poi entrambe inglobate nel comune di Genova nel 1926. A Molassana rimase la conca formata dalla valle del Geirato, con i suoi piccoli borghi, centri di via sulla strada per Creto e la Valle Scrivia da una parte e la Crociera di Pino e laVal Polcevera dall’altra. Capoluogo divenne il nucleo di case vicino alla chiesa di Santa Maria Assunta, citata nel registro arcivescovile del 1143, ma certamente più antica, nella quale erano conservate lapidi sepolcrali di epoca imperiale. Molassana per la sua posizione fu per secoli un importante nodo viario, in cui convergevano le strade provenienti da Genova, dal levante (attraverso Bavari), dalla valle Scrivia (attraverso il valico di Creto), dalla Val Polcevera (attraverso la Crociera di Pino), dall’alta val Bisagno e dalla Val Trebbia.
All’inizio dell’Ottocento l’antica rete viaria divenne insufficiente per le nuove esigenze portate dalla nascente industrializzazione: a partire dal periodo napoleonico, e soprattutto dopo l’annessione della Repubblica Ligure al regno sabaudo fu avviata la costruzione di nuove strade. Nel 1809 iniziò la costruzione della strada nazionale da Genova a Piacenza, completata solo nel 1870. La località Olmo, nella piana alla confluenza del Geirato nel Bisagno, che si trovava sul percorso della nuova arteria, iniziò a svilupparsi intorno alla stazione di posta, divenendo in breve il centro più popoloso del comune e luogo d’incontro degli abitanti dei vari borghi collinari, finendo con il superare per importanza gli altri due nuclei storici, quello intorno alla chiesa dell’Assunta e quello di Pino, circostanza sancita dallo spostamento a valle della casa comunale.Un episodio di cronaca della fine del Settecento racconta di un’incursione compiuta a Molassana durante una festa religiosa dalla banda del brigante Giuseppe Musso, soprannominato “Gran Diavolo”. I banditi derubarono di denaro e gioielli i partecipanti ad una processione. L’episodio ebbe localmente grande risonanza e rimase per molti anni nella memoria degli abitanti della zona.Nel 1926, il comune di Molassana, insieme ad altri 18 comuni del genovesato è stato accorpato al comune di Genova per costituire la cosiddetta Grande Genova. Nel dopoguerra l’imponente espansione edilizia e l’insediamento di strutture commerciali e produttive hanno definitivamente cambiato il volto del quartiere, in particolare nelle aree di fondovalle.
Di Particolare interesse
Castelluzzo
Prato Casarile
Giardini pubblici "Giorgio Falco"
Giardini pubblici "Maurizio Orengo"
Chiesa di Santa Maria Assunta
Chiesa di San Rocco di Molassana
Chiesa di San Giacomo Maggiore
Chiesa di San Pietro di Pino
Chiesa di S. Eusebio
Chiesa di S. Michele Arcangelo di Montesignano
Chiesa di San Gottardo