Costruita nel 700 per la famiglia Grimaldi è stata realizzata nella forma attuale intorno al 1840 da Ignazio Alessandro Pallavicini..... 

Villa Durazzo Pallavicini

è una storica dimora nobiliare nel quartiere di Pegli, oggi di proprietà del comune di Genova, è sede del museo di archeologia ligure.

Con un parco di quasi 10 ettari con i maggiori giardini storici europei compreso il giardino botanico Clelia Durazzo. Il palazzo è su quattro piani, con terrazza panoramica antistante l'ingresso principale

Costruita nel 700 per la famiglia Grimaldi è stata realizzata nella forma attuale intorno al 1840 da Ignazio Alessandro Pallavicini, nuovo propietario della villa. Grimaldi, Durazzo e Pallavicini sono stati, negli anni, i proprietari della residenza.

Il rifacimento voluto da Ignazio Pallavicini, in linea con il pensiero artistico e culturale dell'epoca, si inquadrava nel contesto del rinnovamento urbanistico di Pegli, che di lì a poco, si sarebbe affermata come centro turistico di rinomanza europea. Il parco romantico, aperto al pubblico, a differenza degli esclusivi giardini delle antiche ville patrizie, divenne da subito motivo di grande richiamo vantando annualmente migliaia di visitatori.

Negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento si confermò il ruolo della villa come punto di attrazione della cittadina. Da Ignazio Pallavicini, morto nel 1871, la villa passò alla figlia Teresa, moglie di Marcello Durazzo, entrambi unici discendenti delle rispettive famiglie, e da loro al nipote Giacomo Filippo Durazzo Pallavicini, che ottenne il diritto a portare il doppio cognome, da cui l'attuale denominazione, morto nel 1921. La vedova Matilde Giustiniani nel 1928 la donò al comune di Genova con il vincolo di destinare l'edificio ad uso culturale e mantenere il parco aperto al pubblico. Dal 1936 il palazzo ospita il Museo di archeologia Ligure

Il parco ideato da Michele Canzio fu realizzato a partire dal 1840 ed i lavori si protrassero ancora per qualche tempo dopo l'inaugurazione ufficiale del 1846 ed è considerato tra le più alte espressioni del giardino romantico ottocentesco in tutto il parco sono numerose le statue, attribuite per lo più a Giovanni Battista Cevasco, i giochi d'acqua e rari esemplari vegetali.

Il parco include al suo interno il giardino botanico Clelia Durazzo. Il giardino si estende su 4500 m² mq e vi sono esposte circa 1500 specie vegetali.

 

 

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